Aree di interesse

Dolore cronico

La IASP (International Association for the Study of Pain, 1986) definisce il dolore come “un’esperienza sensoriale ed emotiva spiacevole associata a danno tissutale, in atto o potenziale, o descritta in termini di danno”. Quando il dolore perdura per più di tre mesi si parla di dolore cronico. Il dolore cronico è una vera e propria malattia, diversamente da quanto avviene nel dolore acuto, esso non è un sintomo o un segnale di “pericolo“ e mina la qualità di vita.

Fibromialgia

La Sindrome Fibromialgica è una forma di dolore muscoloscheletrico cronico diffuso che colpisce 1.5-2 milioni di italiani. Al dolore diffuso si associano, solitamente, altri sintomi come: disturbi del sonno, cefalea, colon irritabile, rigidità mattutina, parestesie, stanchezza, difficoltà concentrazione, ansia e depressione. Ad oggi la causa rimane ignota e l’approccio terapeutico che si è dimostrato più efficace è quello multimodale che prevede l’integrazione di terapie farmacologiche, fisiche e psicologiche.

Disturbo da attacchi di panico

Il disturbo da attacchi di panico è caratterizzato da ricorrenti attacchi di panico inaspettati e da preoccupazione per l’insorgenza di altri attacchi o per le loro conseguenze (timore di impazzire, di perdere controllo di morire). L’attico di panico si manifesta con l’improvvisa comparsa di paura e disagio che raggiungono un picco in poch minuti e che si manifestano con alcuni sintomi fisici come: tachicardia, sudorazione, tremori, sensazione di soffocamento, dolore al petto, nausea e disturbi addominali, sensazione vertigine o testa leggera, paura di perdere controllo e/o paura di morire.

Disturbo d’ansia generalizzata

Il disturbo d’ansia generalizzata è caraterizzato dalla presenza di preoccupazioni eccessive rispetto a diversi eventi e/o attività, che vengono percepite come incontrollabili. Questa catena di preoccupazioni può essere definita anche come rimuginio (Worry). L’ansia generalizzata patologica si differenzia da quella non patologica per la resenza di: preoccupazioni eccessive che interfiscono significativamente con il funzionamento psicosociale, preoccupazioni pervasive e percepite come incontrollabili e disagio soggettivo costante.

Depressione

La depressione si caratterizza per la presenza, durante un periodo di almeno 2 settimane, di una profonda tristezza per la maggior parte del giorno, quasi tutti i giorni, una marcata diminuzione di interesse o piacere per tutte o quasi tutte. A questi si associano, solitamente, disturbi del sonno, fatticabilità o mancanza di energia, sentimenti di autosvalutazione e significativa perdita di peso, non dovuta a dieta. Questi causano disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale, lavorativo o in altre aree importanti.

Cefalee (Mal di testa)

Il mal di testa è un’esperienza molto comune. La European Headache Federation (EHF) ha stimato che in Europa il mal di testa colpisce regolarmente una persona su due (51%). Se comunemente si parla di mal di testa, in realtà ci sono diverse forme di cefalea. La cefalea muscolo tensiva è un dolore di tipo costrittivo ed è bilaterale. Può essere episodica o cronica (dolore presente per più di 180 giorni all’anno). Un altro tipo di mal di testa è l’emicrania, caratterizzato da dolore pulsante e unilaterale.

Ansia

I disturbi d’ansia sono tra i disturbi più diffusi e si caratterizzano per la presenza di paura e ansia eccessive e persistenti. Infatti, di per se, ansia e paura sono normali risposte di adattamento a situazioni di pericolo. Diventano un disturbo solo quando sono eccessivamente intense tanto da compromettere il fronteggiamento della situazione, la capacità di concentrazione e memoria; o eccessivamente persistenti e/o generalizzate. La categoria dei disturbi d’ansia comprende una varietà di disurbi piutosto diversi tra loro.

Disturbo d’ansia sociale (Fobia sociale)

Il disturbo di ansia sociale si caratterizza per la presenza di ansia marcata e sproporzionata relativa ad una o più situazioni sociali nelle quali la persona è sottoposta ad una possibile valutazione dagli altri. Due aspetti cruciali alla base di questo problema sono il forte desiderio di dare una buona impressione agli altri e contemporaneamente una forte incertezza rispetto al raggiungimento di questo scopo. Se si soffre di ansia sociale l’ansia sarà maggiore in previsione o durante alcuni situazioni specifiche, come parlare in pubblico o essere osservati durante escuzione di un compito.

Disturbo ossessivo e compulsivo

Il Disturbo Ossessivo Compulsivo (DOC) si caratterizza per la presenza di ossessioni, compulsioni o entrambe. Le ossessioni sono definite come pensieri, desideri o immagini persistenti che sono vissuti, in qualche momento nel corso del disturbo, come intrusivi e indesiderati causando ansia. Le compulsioni, invece, sono comportamenti ripetitivi (ad es. lavaggio mani, disinfettare oggetti connessi all’ospedale) che la persona si sente spinto ad effettuare in risposta ad un’ossessione e secondo regole che devono essere applicate rigidamente. Questi comportamenti o gli atti mentali sono mirati a prevenire o ridurre l’ansia, il disagio percepito o a prevenire alcuni eventi o situazioni temute. Le ossessioni e le compulsioni comportano un consumo di tempo (ad es., più di un’ora al giorno) o causano un disagio clinicamente significativo.
Tipi di disturbo ossessivo:

  • Distrurbo ossessivo compulsivo di lavaggio e pulizia
  • Disturbo ossessivo compulsivo di controllo
  • Disturbo ossessivo compulsivo di ordine e simmetria
  • Disturbo ossessivo compulsivo di relazione

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